Le nostre oscillazioni

gennaio-maggio 2019

Il titolo che abbiamo scelto per il 2019 è Le nostre oscillazioni. L’intenzione è quella di mostrare ai corsisti della Scuola, e di discutere con loro, che un pensiero unico e compatto non è oggi sostenibile e soprattutto non è produttivo. Occorre piuttosto tentare di valorizzare i dubbi, le biforcazioni e anche le contraddizioni; costruire insomma un’idea di “oscillazione” come terreno peculiare della filosofia, come l’apertura necessaria a ogni pratica di pensiero che si disponga in modo critico di fronte alle chiusure dell’attuale realtà culturale. Per esempio, l’insistenza su quella cultura che può configurarsi attorno alla questione della “follia” avrà una centralità teorica nel lavoro che intendiamo svolgere.

La nostra idea complessiva è di interrogarci, in un confronto collettivo, sulle condizioni alle quali debba rispondere una “politica” del pensare criticamente orientata. A ciò dovranno rispondere i tre Cantieri della Scuola che si svolgeranno nei pomeriggi di ogni sabato.

Il Cantiere Politiche del pensiero, coordinato da Pier Aldo Rovatti, avrà come titolo “Verso un’etica minima?” e toccherà gli aspetti filosofici connessi all’intera proposta.

Il Cantiere Storia delle idee, curato da Raoul Kirchmayr, partirà dal problema della “sragione” avviato da Cartesio e ripreso di recente dalle interpretazioni di Michel Foucault e Jacques Derrida. Titolo: “Cogito e storia della follia tra Foucault e Derrida”.

Infine, il Cantiere Psicoanalisi, coordinato da Mario Colucci, affronterà il tema spinoso della soggettività interrogando soprattutto l’eredità di Lacan con il titolo “Il vuoto del soggetto”.

Organizzazione

Il sabato pomeriggio (ore 15-19), in plenaria, si svolgono le lezioni di uno dei tre Cantieri (che si alternano nei week-end secondo il calendario stabilito). La domenica mattina (ore 9.30-11.30) sono previsti interventi e lezioni magistrali con la partecipazione di ospiti esterni (che aderiscono allo stesso Cantiere).

A seguire, dalle 11.30 alle 13.30, nei 3 Laboratori curati da Annalisa Decarli, Alessandro Di Grazia e Vincenza Minniti si discuteranno le proposte avviate dai Cantieri a partire dai riscontri, anche personali, dei corsisti. I 3 Laboratori hanno luogo simultaneamente, in 3 diverse aule della Scuola, per cui ognuno potrà scegliere a quale aderire direttamente nel primo incontro.

Le lezioni si svolgono a settimane alterne, con inizio sabato 12 gennaio 2019 fino a domenica 5 maggio, per complessive 72 ore (9 week-end), presso la Direzione del Dipartimento di salute mentale, via Weiss 5, Parco di San Giovanni, Trieste.

Cantiere Politiche del pensiero – Verso un’etica minima

Cantiere Storia delle idee – Cogito e storia della follia tra Foucault e Derrida

Cantiere Psicoanalisi – Il vuoto del soggetto

Laboratorio Politiche del pensiero – Infosfera tra potere e follia

Laboratorio Storia delle idee – Intelligenza senza pensiero

Laboratorio Psicoanalisi – Il vuoto del silenzio tra Oriente e Occidente

Cinema Pasolini

La Scuola in pillole

Pier Aldo Rovatti sintetizza in 3 parole chiave che cos’è la Scuola di filosofia di Trieste, che per il 2019 ha come tema “Le nostre oscillazioni”. La prima è “scuola”

La seconda parola che descrive la nostra Scuola è appunto “filosofia”, intesa non come erudizione accademica, ma come atteggiamento e modo di essere

Dopo “scuola” e “filosofia”, entriamo nel vivo del programma del 2019. La terza parola chiave è “oscillazione”, che dà il titolo alla proposta di quest’anno.