Titolo: Verso un’etica minima?

Si parte con una riflessione sull’idea di oscillazione facendo vedere come nel pensiero filosofico contemporaneo abbia molte declinazioni, da Heidegger che intende così l’“essere” stesso a Husserl che ce la presenta attraverso l’atteggiamento della “sospensione” di giudizio, per evidenziare infine il fatto che questa idea richiede una congiunzione inedita tra verità ed etica, dove l’etica, radicalmente depotenziata e desostanzializzata, ci mette di fronte a qualcosa di paradossale ma insieme di decisivo per non inciampare continuamente nelle fissazioni ideologiche.

Particolare attenzione viene rivolta alle avventure del significante “follia” e al tema dell’“esitazione”, a come stare a un tempo dentro e fuori dalla tecnologia digitale, che sembra ormai avvolgerci, alla domanda se e quanto avesse ragione Pasolini nel denunciare una mutazione antropologica e una chiusura totalizzante ad opera del potere.

Il cantiere si avvale dei contributi di Pier Aldo Rovatti, Stefano Tieri, Andrea Muni, Damiano Cantone e Giovanni Leghissa, oltre che di alcuni interventi esterni (Davide Zoletto e Alessandro Dal Lago).

Materiali:

  • P.A. Rovatti, “Una cultura che non c’è più”, premessa inedita alla nuova edizione di La follia in poche parole, che comparirà presso Alpha Beta verlag (Merano) nella primavera del 2019 con il titolo Le nostre oscillazioni.
  • B.-C. Han, “Idiotismo”, in Psicopolitica, nottetempo, Roma 2014, pp. 94-100.
  • D. Zoletto, materiali preparatori alla lezione Politiche del gioco
  • T. Possamai, Introduzione al suo libro Dove il pensiero esita. Gregory Bateson e il doppio vincolo

Materiali su Pasolini: