Cantiere coordinato da Mario Colucci, Francesco Stoppa e Ilaria Papandrea

La scommessa del Cantiere è contenuta nel suo titolo, in quel punto di domanda che mette in questione la verità e del quale, troppo sbrigativamente, cerchiamo di sbarazzarci.

Domandare “Quale verità?” apre inoltre ulteriori questioni. Qual è la verità in gioco? Quella più intima e singolare che si declina in una psicoanalisi? O sono piuttosto quelle verità, appartenenti a campi diversi del sapere, i cui incroci andrebbero preservati, senza affrettarsi a gerarchizzare i posti, in nome di una pretesa della “scienza” di essere oggi l’unica a poter dire il vero sul reale?

E ancora, che movimento di andata e ritorno si produce, fra individuale e collettivo, quando il soggetto si espone agli effetti trasformativi di una interrogazione sulla verità che lo concerne?

Nella fluidità del nostro presente, occorre chiedersi se l’unico esito possibile sia il corpo a corpo fra individualismi, sorretti ciascuno dalla pretesa di un’autofondazione, o se non si possa invece scommettere su un modo diverso di fare legame.

È prevista, nella domenica finale, una conversazione su “Il gesto di Franco Basaglia”.

PROGRAMMA
27-28 gennaio
L’incrocio delle verità

  • Mario Colucci
  • Paolo Giordano
  • Nico Pitrelli

Che cos’è l’esercizio critico del pensiero se non la messa in questione della Verità con la V maiuscola? Il discorso filosofico rischia di essere frastornato dall’esaltazione dei fatti di natura, presentati come originari e incontrovertibili, senza più riuscire a ribadire l’importanza di una dimensione interpretativa, che li contestualizzi all’interno di una cornice culturale relativa al suo tempo e al suo luogo e che tenga conto del modo in cui sono stati prodotti. Non si tratta di contestare la realtà, ma di chiedersi come viene presentata e quale residuo di soggettività sia rintracciabile nel dispositivo dell’osservazione. Forse la psicoanalisi può aiutarci a venire fuori da questa egemonia scientista, fondata sul modello di un’evidenza che pretende di aver sempre ragione.

9-10 marzo
Verità, dubbio, finzione

  • Francesco Stoppa
  • Federico Leoni
  • Piero Feliciotti

La psicoanalisi ci mette sull’avviso: l’incontro con la verità necessita sempre di un momento di sospensione della foga conoscitiva – e come tale potenzialmente distruttiva – dell’uomo. Non un accesso diretto, fulminante, al reale in questione, ma al contrario la continua ricerca di un punto di mediazione, la creazione di un’intercapedine, la messa in forma di una zona d’ombra grazie alla quale sia possibile custodire il mistero dell’origine e del destino delle cose, del mondo e soprattutto di noi stessi (come singoli e come comunità). In questo weekend cercheremo di riflettere – sul piano epistemologico, letterario e clinico – sul valore che il pensiero di Freud e Lacan assegna  al dubbio, alla fantasia e al sintomo nel consentirci un avvicinamento alla verità all’insegna della pulsione di vita.

4-5 maggio
La verità al limite

  • Ilaria Papandrea
  • Paola Bolgiani
  • Pierangelo Di Vittorio
  • Pier Aldo Rovatti

“La dottrina” di Freud, come ricorda Lacan, “ha messo in questione la verità, una faccenda che riguarda tutti e ciascuno.”
Una psicoanalisi non si riduce a terapia correttivo-adattiva se in essa può schiudersi una domanda del soggetto intorno all’enigmatica verità che lo concerne. Attraversare tale esperienza, portare un’analisi fino al suo termine, comporta inoltre una messa in questione della verità stessa. Quali effetti trasformativi può allora produrre, non solo per il soggetto ma anche sul piano del legame sociale, esercitarsi in una pratica del ben dire che lavora sul bordo del non-tutto dicibile e che fa vacillare la logica dell’universale, matrice di ogni forma di dominio? Il valore trasformativo di tale esperienza sarà ripreso nel Cantiere anche attraverso una conversazione intorno allo stile e al gesto di Franco Basaglia.

Laboratorio di riferimento, coordinato da Vincenza Minniti, La verità della memoria, con riferimento alla letteratura e in particolare al romanzo L’ignoranza di Milan Kundera.

Le lezioni dei 3 Cantieri si svolgono in plenaria, mentre per i Laboratori della domenica (ore 11.30-13-30) ci si divide in 3 gruppi. Ogni corsista dovrà scegliere il Laboratorio a cui iscriversi.