a cura di Mario Colucci, Ilaria Papandrea e Francesco Stoppa

Il cambiamento climatico, l’inquinamento ambientale, la pandemia, la guerra, la crisi energetica e tutte le altre minacce della nostra epoca ci restituiscono la percezione di abitare un presente senza futuro. Il sole dell’avvenire è tramontato per sempre, l’idea di progresso ridotta al rango di un’illusione. Il passato è nostalgia di un’età felice che non è mai esistita, ma che pure è agognata proprio perché irrealizzabile. La tristezza freudiana trova la sua conferma nel trionfo di una pulsione di morte come forza ineducabile che governa le esistenze. In un mondo contaminato dai veleni di una crescita insostenibile il desiderio di trasformarlo è schiacciato dal godimento frenetico dei consumi. Non l’impegno politico, ma il trattamento dei corpi, sembra rappresentare l’unica salvezza: corpi marcati dal capitalismo, tutti uguali perché fabbricati secondo standard di bellezza e prestanza uniformi, cioè tatuati, palestrati, gonfiati o affilati dalle chirurgie, esibiti e sperperati nell’immediatezza dei giorni, quindi destinati a deperire in fretta in un tempo accelerato che implacabilmente li corrompe. Corpi dai quali, tuttavia, proviene spesso il lamento di un sintomo singolare che forse solo la psicoanalisi può ancora ascoltare.

21-22 gennaio

  • Simona Taliani, Roberto Beneduce Patologie della cittadinanza. Il corpo dell’Altro nell’etnopsichiatria clinica
  • Mario Colucci Il consumo dei corpi

4-5 marzo

  • Ilaria PapandreaIl corpo parlante
  • Anna CalligarisCorpi che resistono
  • Nicola GaiarinIl corpo tatuato

15-16 aprile

  • Francesco Stoppa L’età ingrata. Corpo e legami in adolescenza
  • Kety Ceolin, Il corpo parlante e la sua consistenza. Il fenomeno anoressico
  • Moreno Blascovich, Abitare il mondo in un corpo inabitabile. Sulla terapia degli adolescenti
Mario Colucci
Mario Colucci

Psichiatra presso il Dipartimento di Salute Mentale di Trieste, è docente presso la Scuola di Specializzazione in Neuropsicologia dell’Università di Trieste e presso l’Istituto per la Clinica dei Legami Sociali di Venezia. Psicoanalista, membro del Forum Lacaniano in Italia e dell’École de Psychanalyse des Forums du Champ Lacanien, è socio fondatore e docente della Scuola di Filosofia di Trieste ed è redattore della rivista “aut aut”. Con Pierangelo Di Vittorio ha pubblicato il libro Franco Basaglia, uscito anche in traduzione francese e spagnola.

Ilaria Papandrea
Ilaria Papandrea

Si è laureata con Pier Aldo Rovatti, discutendo una tesi sul problema del tempo in Freud e Lacan.
Laureata in Psicologia criminale e investigativa presso l’Università di Torino (con una tesi su Franco Basaglia), si è specializzata come psicoterapeuta presso l’Istituto psicoanalitico di orientamento lacaniano (IPOL – Torino).
È socia del Centro Psicoanalitico di Trattamento dei malesseri contemporanei onlus di Torino, socia e collaboratrice alla docenza di IPOL e partecipante alle attività della SLP. La sua formazione, pratica e teorica, non è disgiunta dalla lunga esperienza di lavoro clinico in istituzione.
È redattrice della rivista “aut aut” e membro del Comitato di edizione e diffusione della rivista “Attualità lacaniana”.

Francesco Stoppa
Francesco Stoppa

Ha lavorato a lungo al Dipartimento di salute mentale di Pordenone. È analista membro del Forum lacaniano in Italia e docente dell’istituto ICLeS per la formazione degli psicoterapeuti. Tra le sue pubblicazioni: La restituzione. Perché si è rotto il patto tra le generazioni (Feltrinelli, 2011), Istituire la vita. Come riconsegnare le istituzioni alla comunità (Vita e Pensiero, 2014), La costola perduta. Le risorse del femminile e la costruzione dell’umano (Vita e Pensiero, 2017). Ha pubblicato articoli su riviste di psicoanalisi, psichiatria e filosofia. È redattore della rivista “L’Ippogrifo”.