Prospettive critiche sull’attualità

a cura di Raoul Kirchmayr

Con la pandemia di Covid-19 si è assistito a una massiccia presa di parola da parte di filosofi, i quali hanno formulato a più riprese delle diagnosi più o meno precise sugli effetti molteplici della malattia. Ora, con il divampare della guerra nell’Est Europa le voci critiche si sono affievolite o hanno conosciuto difficoltà crescenti ad alimentare il dibattito, o anche solo ad aprire degli spazi di discussione. Con l’inizio della guerra anche le nostre società hanno indossato l’elmetto, e non solo metaforicamente, dando prova di un’ennesima e preoccupante torsione delle cosiddette post-democrazie. Nella scorsa primavera e per molte settimane i media hanno puntato i riflettori sulla guerra per poi spegnerli a intermittenza, offrendo un nuovo episodio di spettacolarizzazione mediatica della realtà, come già era avvenuto in passato con la lunga serie di eventi bellici che hanno punteggiato lo scenario della globalizzazione, dalla Prima guerra del Golfo in poi.

Nel cantiere ci soffermeremo, da diverse angolature, su un ampio orizzonte di problemi che chiamano in causa la capacità d’analisi della filosofia e dei saperi sociali in relazione allo scenario complesso e angosciante del nostro presente. Sarà un’occasione per discutere che ne è della nostra residua forza di resistenza e di rilancio del pensiero in un contesto che è stato forgiato tanto dalle strategie politiche ed economiche quanto dalla catena crisi-pandemia-guerra che si presenta come un nuovo e recente trauma. Il tornante attuale ci mette così alla prova dinnanzi all’irrompere dell’evento nella storia, un evento che, tuttavia, nella sua dirompenza quasi si dissolve nella sua rappresentazione mediatica, relegandoci a una condizione di spettatori impotenti.

I temi che saranno trattati nei nostri incontri e conferenze toccheranno diversi aspetti legati alla guerra in corso, dalla filosofia politica all’analisi dei media, dalla psicoanalisi alla critica della cultura.

4-5 febbraio

  • Raoul Kirchmayr, Introduzione. La crisi e la guerra. Su alcune dinamiche storico-politiche
  • Giovanni Leghissa, Strategia e politica. La guerra tra antropologia e modelli di razionalità
  • Andrea Muni, La guerra “dentro”. Stato repressivo e disciplinare, rivolte sociali e razzismo interno

18-19 marzo

  • Edoardo Greblo, Guerre ibride
  • Raoul Kirchmayr, La guerra nella società dello spettacolo
  • Ida Dominijanni, Le tre guerre d’Ucraina

22-23 aprile

 

Raoul Kirchmayr
Raoul Kirchmayr

Docente di Filosofia e Storia nei Licei, insegna Estetica all’Università di Trieste. Ha studiato a Trieste, Bruxelles, Parigi. Redattore di “aut aut” e membro dell’“équipe Sartre” (ITEM, Parigi), ha all’attivo oltre un centinaio di pubblicazioni. Tra le più recenti il volume Passioni del visibile. Saggi sull’estetica francese contemporanea (ombre corte, Verona 2018) e, con E. Lisciani-Petrini, la cura del fascicolo di “aut aut” Sartre/Merleau-Ponty. Un dissidio produttivo.